08.09 - Sicuramente il procione suscita sentimenti di tenerezza: è grazioso e si potrebbe tenere in casa. In realtà questi piccoli carnivori non sono giocattoli cui fare le coccole. Sono ingordi e difficili da controllare. Possono adattarsi e sopravvivere in nuovi habitat e quando si spostano in aree diverse diffondono anche malattie infettive. Lo sostiene un nuovo studio condotto da ricercatori spagnoli e pubblicato sull' European Journal of Wildlife Research in cui si spiega in dettaglio come la loro espansione in Europa, in particolare in Spagna, stia diffondendo malattie infettive e parassitarie come la rabbia, mettendo in pericolo la salute delle specie e delle persone del luogo. Lo studio avverte che la densità della popolazione dei procioni potrebbe presto superare i 100 procioni per km2, in quanto riesce ad adattarsi velocemente a diversi ambienti e habitat con dieta onnivora e ha un alto potenziale riproduttivo ed è praticamente senza competitori in quanto per lui non ci sono predatori naturali. Di origine nordamericana, il procione è una specie invasiva che si stabilì in Europa a causa della caccia e del commercio di pelliccia, diventò anche molto richiesto come animale domestico.
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