e ospedali
10.09 - Ispirati dai baffi dei ratti comuni e del toporagno etrusco, alcuni ricercatori finanziati dall'UE hanno sviluppato robot simili a roditori e un innovativo sistema di sensori tattili che potrebbe essere usato per aiutare a trovare persone intrappolate in edifici in fiamme, a rendere più efficienti gli aspirapolvere e infine a migliorare la chirurgia laparoscopica. I sistemi di sensori che replicano il senso del tatto sono da sempre al centro dell’ interesse di vasti settori della ricerca scientifica, in gran parte per le applicazioni nel campo della robotica. Nella maggior parte dei casi gli scienziati però si sono concentrati nello sviluppo di sensori che in un modo o in un altro copiassero il modo in cui gli esseri umani toccano e percepiscono il mondo: con la pelle e in particolare con i polpastrelli. La natura, però, ha ideato un tipo di dispositivo per la percezione tattile molto più robusto e spesso molto più sensibile: i baffi. «Se guardiamo il mondo naturale, quasi tutti i mammiferi a parte gli esseri umani hanno i baffi, in effetti siamo noi ad averli persi. I baffi sono un modo naturale di percepire le cose tramite il tatto», dice al Cordis, Tony Prescott, professore di Neuroscienza cognitiva all’Università di Sheffield nel Regno Unito.
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