e poi ucciderlo con l’arsenico”
24.06 - Risvegliare il virus HIV-I dormiente grazie all’arsenico e, prima che possa fare danni, ucciderlo. È la nuova strada per l’eradicazione (eliminazione completa e definitiva) dell’infezione che potrebbe aprirsi grazie ad una ricerca dell’ICGEB di Trieste. Può sembrare la trama di un giallo applicata alla genetica, invece è la nuova strada che potrebbe aprirsi nella lotta all’AIDS, grazie a uno studio realizzato al Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie (ICGEB) nell’AREA Science Park di Trieste, pubblicata dalla rivista Cell Host & Microbe. La ricerca, condotta da Marina Lusic, Bruna Marini e altri ricercatori del Gruppo di Medicina Molecolare dell’ICGEB diretto da Mauro Giacca, insieme a Roberto Luzzati, del Dipartimento di scienze mediche dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Trieste, dimostra in che modo il virus, una volta integrato nel DNA dei pazienti infettati, entri in uno stato di latenza funzionale, che lo rende insensibile alle terapie. In particolare, i ricercatori triestini hanno scoperto che la replicazione di HIV-1 viene spenta da alcuni corpuscoli presenti nel nucleo, costituiti da una proteina chiamata PML. Lo studio ha appurato che, distruggendo la proteina PML, la replicazione di HIV-1 può riprendere riattivando, così, la sensibilità del virus ai farmaci.
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