Immagine artistica del vento freddo che proviene da un buco nero (credit foto eso.org) |
26.06 - Un buco nero al centro della galassia attiva NGC 3783 emette vento freddo. Il dato costringe gli astrofisici di tutto il mondo a rivedere le teorie sui buchi neri. La scoperta è stata fatta utilizzando il VLTI (Interferometro del Very Large Telescope) dell'Osservatorio del Paranal dell'ESO in Cile che ha raccolto le più dettagliate osservazioni mai fatte alla polvere che circonda l'enorme buco nero al centro di una galassia attiva. Invece di trovare la polvere incandescente disposta in un toroide a forma di ciambella intorno al buco nero, come si aspettavano, gli astronomi hanno rilevato che la polvere viene spinta via dal buco nero sotto forma di vento freddo - una scoperta sorprendente che sfida le teorie correnti .
Negli ultimi vent'anni gli astronomi hanno scoperto che quasi tutte le galassie ospitano un enorme buco nero al centro. Alcuni di questi buchi neri crescono attirando materia dai dintorni e creando, in questo processo, gli oggetti più energetici di tutto l'Universo: i nuclei galattici attivi (o AGN dall'inglese Active Galactic Nuclei). Le regioni centrali di queste brillanti “caldaie” energetiche sono circondate da ciambelle di polvere cosmica trascinata dallo spazio circostante, in modo simile a come si formano i piccoli vortici d'acqua nello scarico di un lavandino. Si pensava che la maggior parte dell'elevata radiazione infrarossa proveniente dagli AGN avesse origine in queste ciambelle. E invece con il vento freddo c’è tutto da ripensare.
www.eso.org
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