22.06 - Gli scienziati credono che molte specie di corallo, importanti per sostenere il turismo, la pesca e le attività umane, potrebbero non sopravvivere oltre la fine di questo secolo. Valutare gli effetti del riscaldamento e dell'acidificazione degli oceani sul futuro dei coralli e delle barriere coralline è quindi fondamentale per oltre 50 paesi situati in aree tropicali e per le loro comunità costiere. La questione è affrontata dal progetto CORALWARM (“Corals and Global Warming: the Mediterranean Versus the Red Sea”), finanziato dal Consiglio europeo della ricerca (CER). Associando esperimenti sul campo e in laboratorio sulle specie di corallo del Mediterraneo e del Mar Rosso, nel progetto si prevede l’attivazione di un programma che ha l’obiettivo di generare proiezioni della sopravvivenza del corallo temperato e subtropicale in condizioni di aumento della temperatura e dell'acidificazione del mare. Il progetto quinquennale è condotto da un team di scienziati israeliani e italiani coordinati dal professor Zvy Dubinsky, eminente ricercatore della fotosintesi acquatica all'Università Bar-Ilan situata a Ramat Gan, in un sobborgo di Tel Aviv, e dal biologo dei coralli Stefano Goffredo e dal chimico Giuseppe Falini, esperti di bio-mineralizzazione all’'Università di Bologna.
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