L’acido retinoico distrugge le cellule tumorali
29.06 - Individuato un meccanismo che attiva i recettori delle cellule neoplastiche rendendole sensibili all’azione distruttiva dell’acido retinoico. L’acido retinoico, molecola legata alle funzioni della vitamina A (retinolo) e comunemente conosciuta per il suo impiego in ambito dermatologico, potrebbe costituire la base per una innovativa terapia di due delle più frequenti tipologie di tumori maligni: il cancro della mammella e quello della prostata. A compiere la scoperta sono i ricercatori dell’Università Sapienza di Roma coordinati da Elio Ziparo in collaborazione con il Comprehensive Cancer Center di Cleveland (Ohio), Usa, leader nella ricerca oncologica mondiale. La ricerca, pubblicata dalla prestigiosa rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) è stata condotta su cellule umane coltivate in vitro e poi trapiantate in topi sani, oltre che su campioni bioptici da pazienti.
I ricercatori hanno dimostrato che stimolando un particolare recettore presente nelle cellule cancerose (il TLR-3, una molecola chiave della risposta immunitaria innata) si innesca la produzione di specifici microRNA. Queste molecole rendono poi le cellule sensibili all'azione dell'acido retinoico. A seguito del trattamento con acido retinoico, le cellule neoplastiche vanno incontro all’autodistruzione, attraverso un processo di morte cellulare programmata definito apoptosi.
I ricercatori hanno dimostrato che stimolando un particolare recettore presente nelle cellule cancerose (il TLR-3, una molecola chiave della risposta immunitaria innata) si innesca la produzione di specifici microRNA. Queste molecole rendono poi le cellule sensibili all'azione dell'acido retinoico. A seguito del trattamento con acido retinoico, le cellule neoplastiche vanno incontro all’autodistruzione, attraverso un processo di morte cellulare programmata definito apoptosi.
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