domenica 3 febbraio 2013

Acidificazione dell’acqua di mare e conseguenze ambientali

04.02 - Presentato un nuovo lavoro sull’acidificazione dell’acqua di mare in aree vulcaniche attive. La ricerca è stata condotta da Fulvio Boatta, Walter D’Alessandro, Lisa Gagliano, Sergio Calabrese, Marcello Liotta, Marco Milazzo e Francesco Parello, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e del dipartimento di Scienza della Terra e del Mare dell’Università di Palermo. Questa problematica è stata studiata sia dal punto di vista dell’impatto delle emissioni vulcaniche sull’ambiente e sulla salute umana, sia dal punto di vista della modellizzazione dell’acidificazione dell’acqua di mare e delle sue conseguenze ecologiche. Questo costituisce, inoltre, l’argomento della tesi di dottorato in Geochimica del primo degli autori.
La Baia di Levante dell’isola di Vulcano, che è la più meridionale delle isole Eolie e che si trova nel Mar Tirreno Meridionale, a circa diciotto miglia al largo della costa Nord-Est della Sicilia, si è rivelata un ottimo laboratorio naturale per questo tipo di studi. In questa area esistono molte emissioni sottomarine che rilasciano anidride carbonica (CO2) di origine vulcanica. Quest’ultima si discioglie formando acido carbonico che contribuisce all’abbassamento del pH (acidificazione) dell’acqua di mare.

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