da acceleratori cosmici
16.02 - Il satellite Fermi ha avvistato le tracce dei potenti acceleratori che, come degli LHC cosmici, conferiscono alle particelle di energia velocità altissime per poi scagliarle nello spazio profondo, fino a farle giungere anche sulla Terra sotto forma di raggi cosmici. Lo studio che presenta questo importante risultato, frutto di una vasta collaborazione internazionale, è pubblicato sulla rivista scientifica Science del 15 febbraio, anche a firma di numerosi ricercatori italiani dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) attraverso Asi Science data center. Il satellite Fermi, lanciato in orbita l’11 giugno 2008, è una missione della Nasa realizzata anche grazie all’importante contributo italiano: team scientifici italiani hanno, infatti, costruito parti fondamentali dei rivelatori a bordo del satellite e l’Agenzia Spaziale Italiana ha coordinato e co-finanziato il contributo nazionale all’esperimento e contribuisce a distribuirne i dati tramite l'ASDC. In particolare, il cuore del rivelatore di fotoni di altissima energia di Fermi è il Lat (Large area telescope), lo strumento grazie al quale si deve questa scoperta, è stato costruito in Italia dagli scienziati dell’Infn.
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