
Nella foto, fontana di lava al nuovo cratere di Sud-Est e nube di cenere diretta verso nord-est durante l'episodio parossistico nella serata del 23 febbraio 2013. Foto ripresa da Santa Venerina, sul versante est-sudest dell'Etna, alle ore 18:54 (foto Boris Behncke, INGV-Osservatorio Etneo)
25.02 - L'Etna ha dato spettacolo di creazione del mondo. Nella serata del 23 febbraio, circa due giorni e mezzo dopo l'episodio di fontana di lava precedente, il Nuovo Cratere di Sud-Est (NCSE) dell'Etna è stato luogo di un nuovo parossismo, il quinto in altrettanti giorni, e uno dei più violenti osservati negli ultimi anni. La nube di materiale piroclastico (cenere e scorie) è stata spostata dal forte vento verso nord-est, con consequenti ricadute di scorie nella zona di Linguaglossa e lungo la costa ionica fino a Messina; ricadute di cenere sono state segnalate anche dalla Calabria.
Il "preludio" a questo parossismo è cominciato nelle ore pomeridiane del 23 febbraio, quando si è osservato un graduale aumento dell'ampiezza del tremore vulcanico, soprattutto alla stazione di Belvedere (EBEL). Intorno alle ore 15:25 GMT. Nell'intervallo fra le ore 18:00 e 18:30 GMT, l'attività si è progressivamente intensificata, passando da esplosioni stromboliane a basse fontane di lava da diverse bocche eruttive all'interno del cratere.
Le fontane erano inizialmente poco energetiche e pulsanti, alzandosi 100-150 m. sopra l'orlo craterico. Una colata di lava ben alimentata cominciava a traboccare dal cratere, attraversando la profonda fenditura che taglia l'orlo e il fianco sud-orientale del cratere. Alle ore 18:34, l'attività di fontana di lava si è repentinamente intensificata. Cinque minuti più tardi, i getti incandescenti si sono alzati 500-600 m. sopra il cratere, occasionalmente anche fino a 800 metri. (fonte www.ingv.it )
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