l'economia italiana
10.09 - Secondo il rapporto "Doing Business 2012" l'Italia è ancora al 158° posto su 183 economie esaminate per il tempo necessario alla giustizia civile nel risolvere una controversia commerciale tra due imprese. Nel nostro Paese per chiudere un processo e ottenere una sentenza definitiva, sono necessari 1.210 giorni, a fronte dei 331 in Francia e i 394 in Germania.
In questa situazione che intacca pesantemente l'economia generale dell'Italia, per il ministro della giustizia, Paola Severino, intervenuta a Cernobbio, la nuova legge anticorruzione non è più rinviabile se si vuole imporre la trasparenza nella Pubblica amministrazione e rendere effettive le sanzioni comprese quelle nuove, previste dalla legge ora all'esame del Senato, contro la corruzione tra privati e contro il traffico di influenze illecite ossia il lobbismo fuori dalle regole.
Il ministro Severino, per tirar fuori l'Italia da questo pantano, sottolinea come non più rinviabili: la riforma degli ordinamenti professionali (quella dell'avvocatura è in sede legislativa alla Camera); un filtro per un accesso più regolato alla giustizia già realizzato per quanto riguarda l'appello nel civile; riorganizzazione degli uffici giudiziari nei prossimi 12 mesi in base alla delega varata dal governo Berlusconi; informatizzazione degli uffici giudiziari, obiettivo di cui se ne parla da anni con scarsissimi risultati; specializzazione dei giudici; smaltimento dell'arretrato: quest'ultimo è il più grosso dei problemi e assomiglia molto a quello di come rimediare al debito pubblico.
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