Costruito un braccio robotico controllato dalla mente
28.09 - Un braccio robotico sviluppato da un team
di ricercatori europei sembra poter offrire un po' di autonomia alle persone con
gravi problemi di paralisi. Il braccio può essere controllato intuitivamente.
Ovvero è sufficiente che la persona pensi di usare il proprio arto perché questo
si muova. Sia gli individui normodotati sia quelli disabili sono stati in grado
di afferrare oggetti da un tavolo durante dei test eseguiti alla fine del
progetto, un livello di movimento raggiunto in precedenza solo usando invasive
interfacce neurali (BCI, brain computer interface). I risultati del progetto
Brain2Robot (“A Robotic-Arm Orthosis Controlled by Electroencephalography and
Gaze for Locked-In Paralytics”), finanziato dall'UE, sono estremamente
promettenti e presentano un rischio minimo per le persone disabili poiché la
tecnologia non è invasiva. Il progetto, guidato dalla Fraunhofer-Gesellschaft
con sede a Monaco (Germania), ha aperto una nuova linea di ricerca in robotica e
BCI. I risultati indicano anche la via a nuove ricerche sulle questioni di base
riguardanti la fisiologia motoria, le funzioni e l'organizzazione del cervello.
La ricerca ha mescolato fisiologia motoria umana e ingegneria per creare una BCI
guidata dai movimenti dell'occhio e della testa oltre che da un normale
elettroencefalogramma (EEG), il tipo usato nelle procedure cliniche di routine
per misurare l'attività elettrica sul cuoio capelluto.
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