sabato 28 settembre 2013

Al Fraunhofer-Gesellschaft di Monaco
Costruito un braccio robotico controllato dalla mente
28.09 - Un braccio robotico sviluppato da un team di ricercatori europei sembra poter offrire un po' di autonomia alle persone con gravi problemi di paralisi. Il braccio può essere controllato intuitivamente. Ovvero è sufficiente che la persona pensi di usare il proprio arto perché questo si muova. Sia gli individui normodotati sia quelli disabili sono stati in grado di afferrare oggetti da un tavolo durante dei test eseguiti alla fine del progetto, un livello di movimento raggiunto in precedenza solo usando invasive interfacce neurali (BCI, brain computer interface). I risultati del progetto Brain2Robot (“A Robotic-Arm Orthosis Controlled by Electroencephalography and Gaze for Locked-In Paralytics”), finanziato dall'UE, sono estremamente promettenti e presentano un rischio minimo per le persone disabili poiché la tecnologia non è invasiva. Il progetto, guidato dalla Fraunhofer-Gesellschaft con sede a Monaco (Germania), ha aperto una nuova linea di ricerca in robotica e BCI. I risultati indicano anche la via a nuove ricerche sulle questioni di base riguardanti la fisiologia motoria, le funzioni e l'organizzazione del cervello. La ricerca ha mescolato fisiologia motoria umana e ingegneria per creare una BCI guidata dai movimenti dell'occhio e della testa oltre che da un normale elettroencefalogramma (EEG), il tipo usato nelle procedure cliniche di routine per misurare l'attività elettrica sul cuoio capelluto. 

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