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La lenta rotazione della nave Concordia fino alla sue messa in verticale (foto Ansa.it) |
«Meglio di così non
poteva andare», ha detto Porcellacchia.
Anche sotto l'aspetto ambientale. «Non
credo che sarà una bomba ecologica», ha sottolineato
Maria Sargnetini, presidente dell'osservatorio. Pochi minuti dopo, accolto come
una star, insieme al suo team è sbarcato sull'Isola Nick Sloane, il senior
salvage master della Titan Micoperi, che ha diretto le operazioni di rotazione
della Concordia, gestendole da una control room galleggiante a pochi metri dal
relitto. Le operazioni sono costate complessivamente 600 milioni di dollari.
La messa in asse della nave è il primo passo per
portarla via dal Giglio ma bisognerà aspettare la prossima primavera.
Adesso occorre mettere in sicurezza la Concordia per dare modo ai tecnici di
entrarvi e iniziare i lavori. La priorità è la ricerca dei due corpi ancora
dispersi, quelli di un uomo e una donna.
La Concordia al comando di Francesco Schettino
naufragò il 13 gennaio 2012 all'Isola del Giglio a causa di una manovra errata
che provocò 30 morti e due dispersi. La nave è di proprietà della compagnia di
navigazione italiana Costa Crociere, parte del gruppo anglo-americano Carnival
Corporation & plc.
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