per il biocarburante di nuova generazione
30.09 - I biocarburanti a
base di piante sono stati inizialmente salutati come la risposta a tutti i
problemi creati dai carburanti fossili tradizionali. Sono risorse
illimitate e sono neutre per quanto riguarda le emissioni dannose per
l'ambiente. L'uso delle piante ha però portato ad altri problemi, che un team di
scienziati europei spera di aggirare usando organismi acquatici per creare
carburanti a partire dal sole, dal biossido di carbonio (CO2) e dall'acqua. Il
team composto da nove membri facenti parte del progetto DIRECTFUEL (“Direct
biological conversion of solar energy to volatile hydrocarbon fuels by
engineered cyanobacteria”), finanziato dall'UE, crede che la risposta possa
trovarsi negli organismi acquatici. Il team sta sviluppando microorganismi
fotosintetici in grado di catalizzare la conversione di energia solare e CO2 in
carburanti pronti all'uso. La biomassa delle piante è sicuramente più pulita
rispetto ai carburanti fossili. Le piante usate per creare carburante però sono
spesso in concorrenza con le colture alimentari, in particolare nei paesi più
poveri. Inoltre la coltivazione delle piante per biomassa potrebbe avere anche
un impatto nocivo sui terreni agricoli confinanti. Le piante oltretutto
trasformano l'energia solare con un ritmo relativamente lento.
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