lunedì 30 settembre 2013

Sole, acqua, CO2 e alghe
per il biocarburante di nuova generazione


30.09 - I biocarburanti a base di piante sono stati inizialmente salutati come la risposta a tutti i problemi creati dai carburanti fossili tradizionali. Sono risorse illimitate e sono neutre per quanto riguarda le emissioni dannose per l'ambiente. L'uso delle piante ha però portato ad altri problemi, che un team di scienziati europei spera di aggirare usando organismi acquatici per creare carburanti a partire dal sole, dal biossido di carbonio (CO2) e dall'acqua. Il team composto da nove membri facenti parte del progetto DIRECTFUEL (“Direct biological conversion of solar energy to volatile hydrocarbon fuels by engineered cyanobacteria”), finanziato dall'UE, crede che la risposta possa trovarsi negli organismi acquatici. Il team sta sviluppando microorganismi fotosintetici in grado di catalizzare la conversione di energia solare e CO2 in carburanti pronti all'uso. La biomassa delle piante è sicuramente più pulita rispetto ai carburanti fossili. Le piante usate per creare carburante però sono spesso in concorrenza con le colture alimentari, in particolare nei paesi più poveri. Inoltre la coltivazione delle piante per biomassa potrebbe avere anche un impatto nocivo sui terreni agricoli confinanti. Le piante oltretutto trasformano l'energia solare con un ritmo relativamente lento. 

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