25.05 - Un gruppo di fisici dell’Università Statale di Milano ha sviluppato un nuovo metodo per eseguire test diagnostici di malattie infettive, come Epatite B e HIV, che coniuga elevata accuratezza ed estrema semplicità. La ricerca pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America (PNAS) si inserisce nell’ambito dello sviluppo di nuove metodologie di analisi biochimiche volte alla realizzazione di dispositivi portatili, a basso costo, in grado di effettuare in pochi minuti una grande quantità di analisi su una goccia di campione (ad esempio sangue), senza la necessità di personale specializzato. Questi dispositivi potrebbero avere in futuro un impatto rilevante in diversi ambiti di utilizzo, quali diagnostica umana, veterinaria e vegetale, sicurezza nelle filiere agro-alimentari e “biodefense”.
Nel settore della diagnostica umana permetterebbero di eseguire analisi immediate direttamente accanto al paziente, in ospedale, dal medico di base o in farmacia (Point-of-Care Testing). Il principio alla base del metodo (coperto da brevetto) consiste nella misura della luce riflessa da uno speciale materiale plastico perfluorurato che diventa sostanzialmente invisibile quando è immerso in acqua, in quanto i due mezzi presentano un indice di rifrazione molto simile.
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