27.05 - Gli scienziati al lavoro per trovare funzionalità innovative dai cristalli utilizzando le loro poliedriche strutture in interfacce con altri materiali. Al riguardo si sta caratterizzando una classe speciale di composti cristallini che offre implicazioni ricche di opportunità per l'elettronica e quindi nel settore delle energie rinnovabili. Quantità molto piccole di determinati materiali mostrano proprietà molto diverse rispetto a quelle ottenute da grandi quantità che hanno la stessa composizione. Superfici relativamente grandi rispetto ai volumi permettono di ottenere interfacce estese fra tipi di materiali diversi, con risultati molto interessanti. Il progetto OXIDES (“Engineering exotic phenomena at oxide interfaces”), finanziato dall'UE, ha cercato di chiarire, dal punto di vista teorico oltre che sperimentale, la struttura e le proprietà di tre tipi di interfaccia che si trovano negli ossidi di metallo della perovskite.
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