Ocst, microchip organico per studiare i neuroni
13.05 - La messa a punto di una nuova tecnologia, denominata “elettronica organica trasparente”, capace di ottenere informazioni in merito all’attività neuronale, apre una nuova piattaforma d’indagine. La ricerca, condotta da due istituti del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna, l’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati (Ismn-Cnr) e l’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività (Isof-Cnr), in collaborazione con l’Istituto italiano di tecnologia (Iit) e con Etc, spin off del Cnr e start up del Gruppo Saes, ha dimostrato che si può stimolare l’attività neuronale, “manipolarla” e leggerla attraverso uno strumento biocompatibile: l’ Ocst (“organic cell stimulating and sensing transistor”).
I risultati sono stati pubblicati su Nature Materials. «Il dispositivo è costituito da un microchip organico trasparente sul quale vengono adagiate le reti neuronali, caratterizzato dalla capacità di stimolare e registrare segnali elettrici e, in prospettiva, di generare luce», illustra Michele Muccini, responsabile del Cnr-Ismn di Bologna e coordinatore del progetto insieme con Valentina Benfenati e Stefano Toffanin. Aggiunge: «Inoltre, in quanto biocompatibile, Ocst riesce a rimanere a contatto per lungo tempo con i neuroni primari senza che questi vengano danneggiati, offrendo la possibilità di comprendere il loro funzionamento e di modulare la loro attività con maggiore efficacia rispetto alle tecnologie esistenti».
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