08.10 - Presentato a Stoccolma il Sommario per i
policymakers del Working Group 1 (Le basi scientifiche del cambiamento
climatico) del V Assessment Report (AR5) dell’Intergovernmental Panel for
Climate Change (Ipcc). Tra gli autori e curatori di questo rapporto sul
cambiamento climatico solo quattro ricercatori italiani, tra cui Maria Cristina
Facchini, Sandro Fuzzi e Susanna Corti dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e
del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr) di Bologna. All’AR5
hanno contribuito nel complesso oltre 200 autori principali, 600 autori
contributori e 50 curatori, oltre a 1.500 revisori di tutto il mondo, il solo
WG1 di circa 2.200 pagine. «Il nuovo rapporto conferma le tendenze sui
cambiamenti climatici in atto», spiega Maria Cristina Facchini, uno dei lead
author del volume.
Aggiunge: «In particolare l’aumento della
temperatura dell’atmosfera e degli oceani, l’incremento del livello del mare e
la diminuzione dell’estensione e del volume del ghiaccio terrestre riscontrati
sin dal 1950. Molti di questi fenomeni non hanno precedenti su una scala
temporale che va dalle decine di anni ai millenni. Per quanto riguarda le
temperature atmosferiche, ciascuno degli ultimi tre decenni è stato più caldo
dei precedenti e il primo decennio del 21° secolo è stato il più caldo dal 1850.
Dall’inizio del 20° secolo la temperatura media del pianeta è cresciuta di 0.89
°C, mentre il livello del mare è cresciuto in media di 19 cm. Inoltre, i
ghiacciai dell’intero pianeta stanno perdendo massa e la copertura di ghiaccio
dell’Artide sta diminuendo».
Elemento chiave del rapporto è l’anidride
carbonica (CO2 ) la cui concentrazione nell’atmosfera è cresciuta di più del 20%
rispetto al 1958 e di circa il 40% dal 1750. Le proiezioni, basate su modelli
matematici, indicano secondo l’Ippc un’ulteriore crescita della temperatura. Le
emissioni di gas serra stanno causando cambiamenti climatici in tutte le aree
del pianeta, anche se non in misura uniforme.
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